LE RADIODERMITI
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Suggerimenti di lettura:"LE RADIODERMITI" a cura di Angela de Mola e Chicca Modignani.
La Radioterapia (RT) è attualmente usata come una terapia aggiuntiva per oltre il 50% dei pazienti oncologici, parte essenziale dell'attività curativa e parte integrante dei protocolli di trattamento oncologico-palliativo per una serie di tumori maligni (2). Ogni anno vengono diagnosticati oltre 1,5 milioni nuovi casi di cancro negli USA, e oltre la metà di questi pazienti riceveranno Radioterapia (RT) (2-7). I dati forniti da “I Numeri del Cancro in Italia, 2020”,” stimano 377.000 nuove diagnosi di tumore in Italia (esclusi i tumori della cute non melanomi), legger-mente più numerose negli uomini (195.000) rispetto alle donne (182.000). Il tumore al seno femminile è il più diffuso, con poco meno di 55.000 casi (14,6 per cento del totale), seguito da quello del colon-retto (43.702 casi; 11,6 per cento) e del polmone (40.882 casi; 10,9 per cento)”(AIRC 2020). La pelle è particolarmente radiosensibile e oltre il 95% dei pazienti che ricevono RT sviluppa reazioni cutanee da moderate a gravi (2). Attualmente non esiste alcun criterio standard per il trattamento della tossicità cutanea acuta indotta da radiazioni (1). Partendo dalle prime ricerche che hanno descritto l’efficacia nelle radiodermiti, in questi ultimi anni sono partiti protocolli specifici che ne dimostrino meglio la reale efficacia dell'uso dell'ozono, il quale, nonostante agisca come ossidante, migliora la capacità antiossidante e rappresenta il fattore critico per il superamento di infezioni virali croniche, ischemia e degenerazione cellulare ( ). Una revisione della letteratura considera l’utilizzo di agenti topici studiati per il trattamento della dermatite acuta da radiazioni e ne esamina i meccanismi d'azione suggerendo un algoritmo di trattamento per i professionisti che gestiscono persone affette da RD (1). Radiation Therapy Oncology Group (RTOG) ha sviluppato un sistema standard di classificazione per valutare la tossicità cutanea acuta indotta da radiazione. Include una scala 0-4 basato su cambiamenti oggettivi della pelle, che va da RTOG 0” nessun danno visibile alla cute” a RTOG 4 “ulcerazione cutanea, sanguinamento o necrosi” (1-3-4-5). Linee guida sono state elaborate per gestire al meglio e guidare al meglio il professionista nell'assistenza alla persona con RD (5). Sviluppare percorsi formativi per pazienti e operatori sanitari, nonché l'attuazione di un protocollo di prevenzione standardizzato, può migliorare i risultati e qualità di vita dei pazienti con cancro sottoposti a RT (4-6).
In allegato gli articoli analizzati e la sintesi dei risultati.